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La pacciamatura e il telo pacciamante in agricoltura.

La tecnica della pacciamatura, e quindi l’utilizzo del telo pacciamante sono un grande aiuto per le aziende agricole, come la nostra, che vogliono coltivare in totale sicurezza e rispettando gli standard biologici le proprie erbe aromatiche.

Grazie a questo telo, vedremo meglio nell’articolo di che cosa si tratta esattamente, possiamo proteggere le nostre piante da parassiti, dal caldo o dal freddo garantendo loro una fase vegetativa tranquilla.

Noi lo abbiamo già utilizzato in diverse colture: timo, rosmarino e dragoncello e ne siamo davvero contenti, un aiuto valido e concreto per continuare con le colture bio dei nostri prodotti.

Ma vediamo nel dettaglio che cos’è la pacciamatura e a che cosa serve il telo pacciamante..

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Telo pacciamante: a che cosa serve?

Il telo pacciamante, per farla breve, serve per evitare di passare ore a togliere manualmente le erbe infestanti dai campi coltivati garantendo così una condotta biologica senza quindi l’utilizzo di diserbanti chimici.

La pacciamatura, quindi, è una tecnica di coltivazione o meglio protezione del terreno dove sono piantate le erbe aromatiche e consiste nel coprire il terreno intorno alle piantine con il telo pacciamante che altro non è che un tessuto non tessuto o un telo di propilene, che viene posizionato nel campo e presenta dei buchi da cui spunterà la pianta durante la sua crescita, in questo modo si protegge la stessa da eventuali erbe spontanee che “soffocate” dal telo non hanno possibilità di crescere.

A parte il controllo delle erbe infestanti la pacciamatura, e quindi telo pacciamante, ha anche molte altre funzioni positive:

  • controllare le erbe infestanti
  • mantenere il suolo morbido e umido
  • conservare il calore del terreno, specie nel periodo invernarla
  • aiutare il terreno a rimanere bagnato durante il periodo estivo e quindi più secco.

Quali materiali usare per la pacciamatura

La pacciamatura può avvenire utilizzando materiali naturali oppure teli in plastica; se l’obiettivo è pacciamare il proprio orto di piccole dimensioni vi consigliamo di certo i primi se invece avete un’azienda agricola con cambi di modeste dimensioni per praticità sarebbe più opportuno e semplice posare un telo pacciamante.

Pacciamatura con materiali naturali

Per il proprio orto quindi è meglio prediligere pacciami naturali, ma bisogna fare attenzione che questi non contengao semi che possono portare alla crescita di altre piante infestantiò Inoltre la pacciamtura non deve essere troppo umida e fresca perchè potrebbe marcire o che si decomponga scaldando troppo il suolo.

I materiali ideali per la pacciamtura naturale sono:

  • foglie secche
  • corteccia
  • erba di sflacio
  • paglia
  • compost

Pacciamatura con teli 

ll telo pacciamante è uno strumento molto utile e comodo per chi, come noi, coltiva erbe aromatiche o anche ortaggi su grandi estensioni.

Possono essere di materiale e colore diverso, ma tutti vengono srotolati sul terreno e prevedono già le misure adatte alla pianta che verrà coltivata. Un procedimento quindi più veloce rispetto all’utilizzo di materiali organici, che spesso viene svolto da macchinari appositi.

Esistono diversi ipi di telo pacciamante:

  • teli in materbi (biodegradabile)
  • teli in juta naturale o kenaf (biodegradabile)
  • teli in plastica (da togliere nel momento in cui la coltura è finita)

Esistono teli in plastica di diverso tipo: neri o bianchi, in polietilene oppure in polipropilene o poliestere che prevedono già le misure dei solchi e dei buchi da cui spunterà la piantina. Spesso vengono posati da appositi mezzi come la baulatrice che permette non solo la lavorazione del terreno con creazione di bauli alti anche 50cm dove verranno poi posizionate le piantine e sempre con la stessa macchina si compie la pacciamtura. 

La pacciamatura è quindi la nuova frontiera dell’agricoltura biologica che aiuta gli agricoltori a coltivare le proprie piante senza l’uso di pesticidi e diserbanti chimici, noi abbiamo già attivato questa tecnica e ne siamo molto soddisfatti, abbiamo riscontrato meno dispendio di acqua che viene concentrata solo nella zona da dove spunta la piantina, un terreno che rimane più umido a lungo specie in queste giornate estive e una velocità di diserbo delle pochissime piante infestanti che nascono nei solchi.

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